Cari Amici,
non mi nasconderò dietro un dito: aver finito di segnare tutto il Cammino proprio prima del Covid – con quanto ne è conseguito anche e soprattutto per le ospitalità “povere” – è stato, psicologicamente parlando, un colpo durissimo. In questi tre anni ho pensato più di una volta di chiudere questo progetto.
Poi, quest’anno, sono tornato in quei luoghi, per un lavoro di cartografia.
Proprio davanti alla mia personalissima “Cappella della Visione”, a Limigiano, dove ho ricevuto l’ispirazione per questo Cammino.
La segnaletica a vernice è intatta, gli adesivi scoloriti, ma leggibili.
Incredibilmente, due camminatori tedeschi che seguivano le indicazioni di un testo francese.
Mi sono trovato di fronte a qualcosa che aveva solo aspettato, con pazienza, che mi riprendessi dal colpo.
E ho deciso di ricominciare da qui. Dal rimettere in sede adesivi nuovi, controllare il passaggio sui pochissimi punti critici. A giorni sarà rilasciata anche la nuova traccia; infatti il Cammino Originario, nella mia testa ormai lo chiamo così, è reso inagibile dalla vandalizzazione e sostanziale distruzione del Rifugio dello Scoppio e la Traversata Invernale, peraltro bellissima, pensata per evitare le asprezze della montagna, è al momento l’unica fattibile.
Inoltre, la riapertura di quello che un tempo fu “l’atlante dei Cammini d’Italia”, chiuso per anni, ci renderà possibile ufficializzare questo itinerario, che, nato ormai da 16 anni, avrebbe meritato miglior fortuna. Oggi che l’Umbria è interessata da una quarantina di Cammini, scontiamo la colpa, come altre volte nella vita, di essere stati – tra le altre cose – in anticipo sui tempi. Al tempo stesso inizieremo, “obtorto collo” a promuovere su Facebook le varie iniziative, per far crescere la pagina e la sua visibilità.
Inutile dire che ogni aiuto è benvenuto e che, soprattutto, chi passa è sempre vivamente pregato – lo fanno veramente in pochi – di segnalarci ogni criticità.
Buon Cammino a tutti!
marco fazion